CI SI SCUSA PER IL RALLENTAMENTO DELL'AGGIORNAMENTO DEL BLOG DOVUTO A PROBLEMI TECNICI

IL MOMENTO DI DIRE LA TUA

Fra pochi giorni sarà in rete il sito web che Stefano Babucci ha fortemente voluto dedicare ai suoi sostenitori, per far sì che la loro voce e le loro opinioni non si perdano nel vento ma vengano messe in risalto e prese in seria considerazione. Disagi, problemi, ostacoli, idee e innovazioni da proporre liberamente attraverso forum, e-mail, centri di discussione e confronto per tutti i cittadini di Perugia e non solo.
In questa circostanza potrai contribuire anche tu alla scelta del titolo che questo sito andrà ad indossare (vota il sondaggio sottostante) in modo tale rappresenti anche te e la tua persona.
Luigi Spezzi (gestore del Blog)

PRIMO PIANO: Stefano Babucci, l'impegno e la volontà di costruire

PRIMO PIANO: Stefano Babucci, l'impegno e la volontà di costruire
Stefano Babucci ha voluto la realizzazione di questo Blog, per far capire a tutti le idee chiare, l'intento a lavorare sodo, progettare e costruire insieme un domani sicuro e sereno. La sua candidatura alle recenti elezioni comunali a Perugia ha segnato una svolta per la sua vita. Stefano è il Presidente regionale Onmic, ed è da anni impegnato con il mondo dei disabili, complice la sua appartenenza a suddetta categoria. Istituita nel lontano 1961, l'Onmic, "Opera nazionale mutilati e invalidi civili", si appresta a ricercare uno spazio anche nella nostra regione, nella quale è in allestimento un istituto della Onlus che ha come sede centrale Roma e sede legale a Salerno. Una idea nata da Stefano Babucci per le persone che vivono insieme al loro disagio fisico e morale, alle quali è rivolto il pensiero di molti. La Onmic si prefigge l'obbiettivo di apportare a tali persone un sostegno morale fatto di iniziative volte al recupero funzionale e sociale degli invalidi civili. In Umbria tale idea di portare alla luce una sede referente a questa associazione è stata ripresa dal candidato all'elezioni comunali con la lista "Movimento per Perugia". Il pensiero di Stefano Babucci è rivolto anche e soprattutto al mondo degli anziani. L'intento è creare una struttura ricettiva per queste persone, le quali dovrebbero essere guidate e indirizzate allo svolgimento di attività e lavori vari per non sentirsi isoltati fuori dalla realtà. Una iniziativa degna di lode che coinvolgerà molti in un programma ampio e costruttivo, eretto su iniziative e dinamismo. Stefano Babucci cerca il sostegno dei privati e del mondo politico al fine di realizzare i suoi scopi a favore degli anziani e delle diverse categorie dei disabili. Esaminando la realtà di coloro che si trovano in una condizione di disabilità emerge la preoccupazione dei genitori che di fornte alla vecchiaia che incombe si preoccupano del futuro dei loro figli. Stefano ha pensato a loro e la realizzazione di una struttura ampia e accogliente è il risultato che si è premesso di raggiungere. L'Umbria non può che apprezzare tale progetto. Per informazioni e approfondimenti: babuccian@yahoo.it

giovedì 24 dicembre 2009

Serene festivita'

Stefano Babucci auguri a tutti i visitatori serene festività natalizie con la certezza che i valori umani torneranno in primo piano nel pensiero dell'uomo in modo che gli anni a venire siano più positivi per tutti.

Ci scusiamo inoltre per i problemi tecnici legati alla base musicale, sono dovuti al servizio esterno che utilizziamo e saranno risolti non appena il fornitore ripristinerà il servizio. A breve verranno inseriti nuovi articoli.

venerdì 6 novembre 2009

Presto un nuovo incontro con le alte cariche della sanità

La battaglia nel burrascoso fronte della sanità portata avanti da Stefano Babucci non si arresta.

Recentemente è stato richiesto un nuovo incontro finalizzato alla discussione riguardo l’iter burocratico da esperire presso la A.s.l. per l’ottenimento dell’assistenza protesica”

Con riferimento al dibattito tenutosi nel mese di Luglio, e considerato il momento in cui è stato svolto, il quale ricadeva nel periodo dell’attesa della riconferma di entrambe le cariche,si è richiesto un altro imminente incontro.

Si è riportato in via cognitiva un prospetto riassuntivo e le soluzioni per rimuovere l’iter burocratico da esperire presso la A.s.l. per l’ottenimento dell’assistenza protesica tramite il sistema sanitario nazionale:

A titolo esemplificativo verifichiamo cosa deve fare il Sig.Rossi (l’avente diritto) per ottenere un presidio tramite l’A.s.l..

1) Recarsi presso l’ambulatorio del proprio medico di famiglia, attendere il proprio turno e farsi rilasciare una richiesta per visita fisiatrica

2) Recarsi con detta richiesta presso una farmacia o un Cup, attendere il proprio turno, ed effettuare la prenotazione tramite i loro terminali, per una visita fisiatrica con un medico convenzionato A.s.l..

3) Recarsi, nella data e nell’ora prestabilita alla visita fisiatrica, e laddove il medico riconosca la effettiva necessità del presidio, attendere che lo stesso rilasci apposita prescrizione con la corretta dicitura dell’ausilio prescelto.

4) Una volta ottenuta tale prescrizione il Sig.Rossi dovrà recarsi presso l’Ufficio Assistenza protesica della A.s.l. territoriale nel giorno e nell’orario addetto alle autorizzazioni. Solo recandosi presso il suddetto Ufficio il Sig.Rossi potrà ottenere l’autorizzazione A.s.l. che gli darà diritto ad ottenere l’ausilio; tale documento dovrà riportare esattamente tutti i dati ed i codici nomenclatore riconducibili allo specifico presidio, poiché in presenza anche di un solo errore la procedura va intrapresa di nuovo dall’inizio.

5) Autorizzazione in mano il Sig. Rossi dovrà recarsi presso la ditta fornitrice e ritirare l’ausilio o qualora non fosse subito disponibile attendere i tempi di consegna.

6) Ritirato l’ausilio, conforme a quanto richiesto, lo stesso dovrà essere portato al Collaudo: entro 5 giorni dalla consegna il Sig. Rossi dovrà contattare gli Uffici Assistenza Protesica A.s.l. per prenotare una nuova visita dal medico proscrittore che dovrà in quella sede collaudare l’ausilio.

7) Quindi nel giorno e nell’ora prestabiliti, l’ausilio dovrà essere consegnato al medico collaudatore che ne verificherà la rispondenza con quanto prescritto e autorizzato; in caso di esito negativo l’ausilio dovrà essere riportato presso la ditta fornitrice che apporterà le eventuali modifiche; in caso di esito positivo attesterà l’avvenuto collaudo nello stesso documento autorizzatorio che il Sig. Rossi si sarà premurato di portare.

8) Infine il Sig. Rossi ancora una volta in movimento, dovrà consegnare entro e non oltre 20 giorni, detta autorizzazione, attestante l’avvenuto collaudo, presso l’Ufficio Assistenza Protesica A.s.l. territorialmente competente.

Ufficio competente

Sportello invalidi civili o Ufficio assistenza protesica della A.s.l. di residenza del paziente; in caso di ricevere presso struttura pubblica o convenzionata fuori del proprio territorio e qualora ricorra carattere di urgenza della fornitura, sportello invalidi civili della A.s.l. di appartenenza del presidio ospedaliero (certificato di ricovero).

Aventi diritto

- Invalidi civili riconosciuti;

- Invalidi di guerra e di servizio;

- Sordomuti;

- Privi di vista;

- Minori di 18 anni che necessitano di assistenza di prevenzione;

- Cura e riabilitazione di una invalidità permanete;

- Amputati;

- Entero-Urostomizzati ed istanti in attesa di accertamento medico-ospedalistico.

- Mastectomizzati;

Documenti occorrenti

- Prescrizione medica specialistica della A.s.l. o di un presidio sanitario pubblico o convenzionato (nel caso in cui si sia in possesso di una richiesta medica di uno specialista di fiducia privato, questa deve essere convalidata e ritrascritta da uno specialista della A.s.l.);

- Preventivo di opera rilasciato da azienda abilitata e scelta dall’assistito per effettuare la fornitura in oggetto;

- Scheda progetto della fornitura (solo per i presidi su misura);

- Certificato di residenza in carta semplice o autocertificazione;

Per la prima fornitura serve inoltre:

- Quanto occorre per dimostrare di essere aventi diritto;

- Programma di riabilitazione e prevenzione redatto dallo specialista che effettua la richiesta del presidio.

Cosa fare per avere l’autorizzazione:

Recarsi all’ufficio invalidi civili con la documentazione richiesta e presentarla all’incaricato; questi verificherà la completezza degli incartamenti e li inoltrerà al responsabile dell’ufficio per la convalida della fornitura. N.B.: i tempi di autorizzazione sono molto variabili sul territorio nazionale, ciò in relazione alla diversa organizzazione locale; ma comunque non devono superarsi per legge i 20 giorni dalla data di presentazione; al fine della determinazione di detto termine, si consiglia di farsi rilasciare una ricevuta di consegna della documentazione recante data e firma leggibile dell’addetto al servizio.

Qualora si dovesse verificare l’eventualità di un diniego parziale o totale dell’autorizzazione di spesa per la prestazione richiesta si raccomanda di farsi rilasciare per iscritto le motivazioni di mancata erogazione al fine di poterne avere memoria ed effettuare le eventuali variazioni o rivalse (legge sulla trasparenza amministrativa n. 241 del 7 Agosto 1990).

Cosa fare dopo aver ottenuto l’autorizzazione:

Fissate un appuntamento con i Tecnici Ortopedici dell’azienda prescelta per l’avvio della fornitura in oggetto.

Cosa fare dopo aver ottenuto la fornitura:

Al ritiro della fornitura di cui si è fatta richiesta si firma in azienda la ricevuta e gradimento della prestazione sia in calce alla pratica A.s.l. sia sull’attestato di conformità (solo per i presidi su misura) sia sull’omonimo modulo che deve essere poi recapitato al competente ufficio collaudi della A.s.l. di appartenenza; le modalità di verifica della prestazione, diverse da luogo a luogo, vengono illustrate e descritte dall’ente autorizzante al momento del rilascio dell’impegnativa di spesa e vanno sempre ottemperate. La norma recita che il collaudo venga esperito entro 20 giorni. Data ritiro. La verifica clinica del presidio, prescindere da quella amministrativa, deve sempre essere effettuata dal medico proscrittore, o un suo alterego, che all’occorrenza può rilasciare redatto su ricettario della struttura pubblica presso cui opera certificato di collaudo liberatorio ai sensi della verifica dell’A.s.l..

Trascorsi 20 giorni. Data consegna, salvo diversi accordo esplicitamente trattati, il collaudo è inteso effettuato e pertanto tutte le modifiche e le variazioni, ovvero adattamenti e riparazioni non in garanzia, sono a carico del paziente o, previa autorizzazione, dell’ente pubblico.

Riconducibilità

Se il presidio ortopedico prescritto dallo specialista non fosse incluso tra quelli previsti ovvero l’assistito indirizzasse la proprio scelta su presidi con specifiche tecniche diverse o superiori rispetto a quanto previsto dal nomenclatore Tariffario delle protesi, è possibile, laddove esista una riconducibilità per tipologia e/o in funzione, istruire in virtù dell’art. 1.5 del d.m. 27.08.1999 un iter che riconosca, nel rispetto della procedura prevista dal medesimo decreto, l’autorizzazione da parte dell’ente per un importo pari al codice ricondotto; l’eventuale differenza di prezzo è a carico dell’assistito.

SOLUZIONI

1) SEDE UNICA: La A.s.l. territorialmente competente potrebbe prevedere presso la propria sede una o due giornate lavorative per settimana, onde accorpare più servizi es: il martedì ed il giovedì di ogni settimana negli orari di apertura degli uffici, dovrebbero essere disponibili sia il medico Prescrittore (fisiatra) che l’impiegato A.s.l. adibito ad emettere le relative autorizzazioni.

Anche la fase del collaudo dovrebbe avvenire sempre nella stessa sede, in due giorni addetti, ove l’assistito potrà trovare sia il medico collaudatore che compilerà con il suo assenso il documento autorizzatorio, sia l’impiegato A.s.l. addetto al ricevimento di tale documento, a conclusione dell’iter.

2) DELEGHE: Al’assistito dovrebbe essere concessa la facoltà di delegare terze persone allo svolgimento dell’iter burocratico in suo nome e per suo conto, non solo familiari ma anche volontari, rappresentati di associazioni, o tecnici delle ditte fornitrici (quest’ultimi proprio per il ruolo che rivestono, potrebbero con la loro esperienza e competenza in materia di ausili e tecniche ortopediche, facilitare e coadiuvare ciascuna figura in ogni step a che fino al collaudo.

Per eventuali chiarimenti è possibile contattarci ai link indicati.

giovedì 15 ottobre 2009

In distribuzione i volantini di pubblicità in vista dell'apertura del sito www.stefanobabucci.eu prevista per sabato 17 Ottobre 2009.

martedì 13 ottobre 2009

PENSIONI: Draghi: "Alzare età in maniera significativa"

TORINO - Aumento dell'età pensionabile e riforma degli ammortizzatori sociali. Sono i due obbiettivi che Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia, indica come fondamentali per la ripresa economica. Draghi è intervenuto nel corso di una lezione tenuta al collegio Carlo Alberto di Moncalieri, Torino.

L'innalzamento dell'età pensionabile - "Per assicurare prestazioni di importo adeguato a un numero crescente di pensionati è indispensabile un aumento significativo dell'età media effettiva di pensionamento". Draghi ha affermato che "tale aumento potrà contribuire, se accompagnato da azioni che consentano di rendere più flessibili orari e salari dei lavoratori più anziani, a elevare il tasso di attività e a sostenere la crescita potenziale dell'economia". Il governatore ha anche indicato l'importanza del sistema pensionistico come "ammortizzatore sociale" in momenti di recessione: "Nell'attuale crisi il sistema pensionistico ha garantito il reddito e la capacità di spesa di una parte cospicua della popolazione italiana. Quasi la metà delle famiglie riceve un reddito da pensione e per circa i due terzi di queste esso rappresenta la fonte principale di reddito".

Riforma degli ammortizzatori sociali - Per il governatore della Banca d'Italia, dopo la crisi sarà necessaria una riforma ispirata alla flessibilità del mercato del lavoro. "Superata la fase di emergenza resta la necessità di adeguare il nostro sistema di ammortizzatori sociali a un mercato del lavoro diventato più flessibile". In questo modo "sarebbe favorita la mobilità del lavoro, accresciuta l'efficienza produttiva, rafforzata la tutela dei lavoratori, aumentata l'equità sociale".

L'estensione della cassa integrazione ordinaria - Per Draghi, in una fase di grave recessione, è auspicabile l'estensione della cassa integrazione ordinaria alle imprese del terziario e a quelle dell'artigianato. "Fra le imprese che possono accedere alla cassa integrazione guadagni ordinaria rientrano quelle del settore industriale, ma non quelle del terziario e gran parte dell'artigianato. Viene da domandarsi se questa suddivisione abbia un fondamento economico o non vada invece ripensata".

Il plauso alla comunità internazionale - Il governatore ha poi commentato lo sforzo della comunità internazionale e dell'Italia per fronteggiare le ricadute della crisi sul mondo del lavoro. "Nell'anno in corso sono dovunque cresciute le risorse pubbliche destinate al sostengo del reddito di coloro che hanno perso il lavoro e anche in Italia lo sforzo è stato grande".

(13 ottobre 2009)

mercoledì 7 ottobre 2009

Capri, guerra tra hotel e tassisti "Siete esosi". "Basta con i minibus"


ANACAPRI - Novanta pulmini gratis contro settantadue taxi a pagamento. Sono queste le cifre della guerra che infiamma Capri, soprattutto il comune di Anacapri che si trova nella parte alta dell'isola, nel cuore di un autunno mite che ancora attira sull'isola centinaia di turisti. Sono le cifre di un rapporto di forza che sarebbe assai squilibrato, se il corpo dei vigili urbani non fosse sceso in campo a dar man forte ai tassisti, messi in minoranza dai minibus. E in mezzo, i turisti sempre più disorientati, contesi tra il trasporto gratuito offerto dai grandi alberghi dell'isola e le tariffe, non sempre contenute, dei taxi.

Episodio clou del conflitto, il sequestro da parte dei vigili del pulmino del Capri Palace, albergo amato dai divi di Hollywood: con multa di 78 euro, richiesta di documenti all'autista, interrogatorio ai passeggeri circa la tariffa pagata e, alla notizia che il trasporto era gratuito, identificazione dei passeggeri stessi. Ma il direttore del Capri Palace, Ermanno Zanini, non ci sta: "Si tratta di un provvedimento ingiusto. Sul libretto di circolazione del nostro bus è certificato che il veicolo è adibito al trasporto esclusivo di clienti dell'albergo ai vicini scali marittimi, ferroviari, aeroportuali, eliportuali e ritorno. Siamo in regola".

Solidarietà della Federalberghi, che attraverso il presidente dell'associazione Sergio Gargiulo ha dato mandato ai suoi legali di verificare la legittimità del provvedimento eseguito dai vigili capresi. "Non comprendiamo il comportamento del comune di Anacapri, che evidentemente appoggia l'associazione dei tassisti per motivi che ci sfuggono", polemizza Gargiulo. "Per cautelarci, abbiamo richiesto il parere del ministero dei Trasporti: ci ha risposto che abbiamo ragione noi. Il trasporto gratuito dei clienti è assolutamente legittimo, ed è contemplato dagli articoli 82 e 83 del codice della strada. L'episodio ha provocato un serio danno di immagine per il settore turistico nell'isola e per le imprese che sono costrette a giustificare, agli occhi dei turisti, i ripetuti controlli da parte dei vigili".

A segnalare la presunta irregolarità messa in atto dagli alberghi è stata, lo scorso agosto, una denuncia all'autorità giudiziaria da parte dell'associazione dei tassisti guidata da Lucio Di Palma.
La dura contrapposizione tra pulmini e taxi, dunque tra servizi gratuiti e a pagamento, ha radici nell'estate appena trascorsa: una stagione non particolarmente fortunata per l'isola, funestata dai blackout, dall'invasione dei liquami, dalla chiusura della Grotta Azzurra per presunto inquinamento e dal trasferimento della troupe della fiction "Capri" a Cinecittà.

Nel pieno di questa crisi, turisti facoltosi e ossessionati dal desiderio di privacy e di aria condizionata - si racconta di divi del cinema e principi del petrolio - cominciano a snobbare i bellissimi taxi capresi, scoperti e colorati, a vantaggio dei più anonimi shuttle dei grandi alberghi: gratuiti e, nella fitta rete delle stradine capresi, meglio governabili. La guerra infuria anche in pieno autunno.

Ma a far da paciere si candida il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, che promette di acquisire tutti i dati della querelle e di studiare una soluzione onorevole per entrambi i contendenti.
(ha collaborato Ilaria Urbani)

Mazzetta sospetta spaventa Maradona


Secondo quanto rivela il quotidiano 'El Bocon', Colombia e Uruguay avrebbero incentivato al massimo impegno il Perù nella trasferta contro l'Argentina bisognosa di vincere. Ai Mondiali 1978 un precedente che fa ancora discutere

LIMA - Non è la prima volta che il Perù 'arbitra' i destini dell'Argentina. Fa ancora parlare, nonostante siano passati 31 anni, il famoso e dubbio 6-0 che gli argentini inflissero ai peruviani ai Mondiali del 1978. Una vittoria larga che permise ai padroni di casa (a cui nelle circostanza sarebbe bastato un poker) di accedere alla finalissima, poi vinta contro l'Olanda, a danno del Brasile. In quella occasione la porta del Perù era difesa da tale Quiroga, argentino naturalizzato, che non fece molto per opporsi a Kempes e compagni mentre la sua famiglia festeggiava (!) in tribuna. Ora ci risiamo, e ripartono le rivelazioni più o meno realistiche su incentivi più o meno leciti promessi a questo o quel rivale.

IL PREMIO - Secondo quanto rivela il quotidiano 'El Bocon', la nazionale incas avrebbe già ricevuto un premio da 120mila dollari per la vittoria (1-0) dello scorso 5 settembre sull'Uruguay, e altri 200mila ne intascherebbe in caso di vittoria contro l'Argentina sabato a Buenos Aires nel penultimo turno del girone sudamericano di qualificazione ai mondiali di Sudafrica 2010.

PAGANO COLOMBIA E URUGUAY - A 'pagare' sarebbero Colombia ed Uruguay, impegnate nella corsa al quarto posto, l'ultimo buono per la qualificazione diretta, attualmente occupato con 23 punti dall'Ecuador, a +1 sull'Argentina, a +2 sulla Celeste e sul Venezuela e a +3 sui colombiani. La quinta del girone sudamericano avrà una ulteriore chance e potrà andare a cercarsi la qualificazione in uno spareggio con la prima esclusa del girone centro-americano. In pratica, se il Perù fa il colpo a Buenos Aires, la nazionale di Maradona si ritroverebbe ad un passo da una eliminazione dalle conseguenze disastrose. Ricordiamo che il Perù è ultimo nel girone con 10 punti, frutto di 2 vittorie e 4 pareggi: è già fuori da tempo, ma almeno economicamente potrebbe guadagnarci qualcosa.

Lodo Alfano, ore decisive

I giudici della Corte Costituzionale tornano a riunirsi oggi per decidere della costituzionalità del Lodo Alfano, la legge che sospende i processi nei confronti delle 4 più alte cariche dello stato. Protagonista della seduta di ieri la singolare difesa dei legali del premier. "La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione" aveva dichiarato l'avvocato e parlamentare del Pdl Niccolò Ghedini.


Secondo l'ex magistrato e parlamentare Pd "questo tipo di legge fatto con legge ordinaria non è ammissibile nel nostro ordinamento". Il Lodo Alfano, se l'incarico nelle istituzioni dura a lungo, "può diventare impunità".

Secondo il costituzionalista Alessandro Pace, rappresentatnte della Procura di Milano, il Lodo Alfano "viola la Costituzione in 5 punti: violazione del principio di eguaglianza; automatismo generalizzato perchè si applica anche se ha stuprato o ucciso; durata irragionevole del processo; trattamenti diversi tra presidenti e organismi che presiedono; passaggio per legge ordinaria e non costituzionale".

Giovedì pomeriggio alcuni giudici della Corte Costituzionale dovranno partire per il Portogallo, dove saranno impegnati con i colleghi portoghesi e spagnoli. Per questo motivo ci si aspetta una decisone al massimo entro domani mattina.

La seduta dei 15 giudici costituzionali, aperta poco dopo le 9, proseguirà fino alle 13. Poi riprenderà alle 15;30. La scelta dei tempi così serrata rende plausibile l'ipotesi che entro la serata di oggi la Corte Costituzionale emetta la sentenza sul Lodo Alfano.

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha richiarato: "Sul verdetto sono ottimista, è impossibile che la Corte smentisca se stessa, si tratterebbe di una decisione politica più che giuridica"

Si sono aperti i lavori della Consulta. Il verdetto è atteso per questa sera, ma potrebbe slittare anche a domani.

I giudici della Consulta hanno deciso ieri di non ammettere l'intervento nella causa del pm milanesi che avevano presentato ricorso contro la legge. I pubblici ministeri, infatti, non sarebbero titolati a intervenire in giudizio come parte

Ieri mattina i giudici della Corte Costituzionale hanno sentito l'intervento dei legali di Berlusconi (Niccolò Ghedini, Gaetano Pecorella e Piero Longo). Punto centrale della difesa, il fatto che il premier non sarebbe uguale agli altri parlamentari: un primus super pares invece che un primus inter pares, come vorrebbe invece la tradizione.

Dopo le dichiarazioni di ieri dei legali del premier - "la legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione" - un editoriale del quotidiano britannico Times parla di "esempio di "doppio pensiero", riferendosi a George Orwell. Il quotidiano fa notare anche che "le accuse di corruzione che Berlusconi dovrà affrontare se l'immunità venisse revocata sono conseguenza delle sue azioni"

Dopo la fumata nera di ieri la Consulta si riunisce nuovamente a partire dalle 9.30. Il verdetto forse già stasera.

mercoledì 9 settembre 2009

Ciao Mike, fine delle trasmissioni


È come se qualcuno avesse spento il televisore. Quello in bianco e nero. Una fetta di storia e di vita, portate via, di brutto, così, improvvisamente. Fine delle trasmissioni, sigla e, come accadeva ai tempi suoi, l'antenna sale, malinconicamente, tra le nuvole. Potrei dire che Mike Bongiorno lascia, non raddoppia. Potrei aggiungere allegria! O ancora «fiato alle trombe Turchetti». Tutta roba sua, del signor Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, uno che voleva fare l'americano, essendo nato a New York, ma era italiano in tutto e poi tutto, tranne nella pronunzia ricercatamente yankee delle parole e delle frasi originarie, per distinguersi da noi poveretti limitati nel «de cat is on de tèbol».La televisione con la faccia da uomo, il padre di tutti i radiotelequiz, l'artista delle gaffe, sincere, ignoranti, genuine, ha chiuso il suo show all'estero, in zona franca, Montecarlo deve essere un dolce posto per salutare il pubblico, così come lo sarebbe stato la vetta del Cervino, sempre più su, una mano a sventolare l'aria, poi, buio.Per cinquant'anni non c'è stato gioco a premi, che fosse radiofonico, televisivo, vissuto tra le pareti di casa, sulla spiaggia, a scuola, che non facesse andare al suo nome, Màich, detto così, a volte si sbagliava il cognome, aggiungendo la vocale u, Buongiorno, cosa che lo faceva imbestialire davvero. La sua biografia è pure quella un gioco a premi, un rischiatutto con lui unico vincitore: da staffetta tra gli alleati e i gruppi partigiani durante la guerra, a prigioniero della Gestapo e condannato alla fucilazione, salvato, prima di finire davanti al plotone, dai documenti americani che gli agenti tedeschi gli trovarono addosso, trasferito al carcere di San Vittore, deportato a Bolzano, quindi a Mauthausen, liberato con uno scambio di prigionieri.Aveva vent'anni quando tornò a scoprire l'America, fu l'inizio di un'avventura strepitosa, dico della carriera in televisione, una marcia trionfale dovunque, comunque. Piaceva alle mamme e alle figlie, agli anziani e ai bambini, attraversava generazioni, riusciva a riunirle con quella sua mediocrità culturale e lessicale, illuminata ogni tanto dalle gaffe involontarie ma storiche, dinanzi alle quali restavano stupiti e divertiti tutti e lui su tutti, stranito però dallo stupore altrui non certo dal proprio errore, dalla frase ambigua, dall'accenno involontariamente malizioso se non volgare.L'Italia delle bustarelle si innamorò delle buste, la Uno, la Due o la Tréééé, con la vocale, ultima, apertissima, alla lombarda. L'Italia scoprì le concorrenti poppute, i farmacisti gonzi, il controfagotto e le vallette, la Campagnoli portava abiti delle bambole, lunghi alla caviglia, la Ciuffini mostrò per prima le gambe, nudissime con minigonna; con l'una, Edy, e con l'altra, Sabina, Bongiorno faceva il padre, lo zio, il nonno, insomma il parente, mai il furbo gigolò, il viscidone che allunga la mano e serve ad allungare la carriera. Con i concorrenti andava liscio, deferente con i laureati, docenti, acculturati, sbrigativo con chi tentava la fortuna per sistemare la propria esistenza ordinaria.Non spacciava lezioni di vita, non cercava frasi ad effetto, non ricorreva al latino, come alcuni colleghi suoi di grande ingaggio, non esibiva letture di libri, non citava autori e filosofi, saggisti e letterati, il suo dizionario, comune, semplice, un Bignami parlato, era il passaporto per qualunque frontiera, comprensibile e compreso da chiunque, senza sforzi cerebrali, senza l'aiuto da casa o della domanda di riserva. Per contrappasso aveva ricevuto il tocco, la laurea ad honorem dallo Iulm «in televisione, cinema e produzione multimediale». Non ha mai mollato l'osso, ha presentato tutto, festival, eventi, giochi, rassegne, feste patronali, sagre, convention manageriali, ha raccolto premi, targhe, riconoscimenti, telegatti, tapiri, ha praticato lo sport, ha provato con l'ippica, affascinato dal trotto, una caduta gli mise paura. Ha sciato, ha nuotato, ha vissuto.A ottantacinque anni continuava a lavorare, a recitare la parte di se stesso, accanto a Rosario Fiorello, dopo aver abbandonato chi lo aveva accolto con gli onori e i milioni, dico Mediaset, sentendosi tradito, così come si era sentito tradito dalla Rai che lo trattava come un «poverello», costringendolo a girare l'Italia alla ricerca di gettoni d'oro, per lui medesimo, alla ricerca del quiz perduto, della telecamera smarrita, di un nuovo spettacolo da presentare, cosa che sarebbe accaduta anche a Sky, prossimamente su quegli schermi satellitari, con il Riskytutto, sai che originali quelli di Murdoch, comunque la voglia, l'ennesima di esserci, di rispondere all'appello, Bongiorno Mike: «Presento!». Ha concluso la sua carriera di uomo solo al comando scegliendo il ruolo di gregario, come spalla, come uno dei mille e più di mille concorrenti in cabina che rispondeva alle domande. Ha voluto chiudere rannicchiato, in controluce, quasi agghiacciante negli ultimi spot pubblicitari, all'ombra di Fiorello. Era riuscito negli anni gloriosi della Rai, una, non divisa, in bianco e nero, a mettere assieme gli italiani il giovedì sera, davanti al televisore, nei bar, nei cinematografi che interrompevano la proiezione dei film per trasmettere Lascia o Raddoppia. Era riuscito a spingere la televisione commerciale nella grande sfida all’informazione pubblica, fu lui a volere il Tg5 alle ore 20 contro il Tg1.Improvvisamente, oggi tutto diventa memoria, passato prossimo, la cronaca si fa storia. Stavolta non è un quiz, non ci sono buste, non ci sono vallette, non ci sono domande, non abbiamo nemmeno i secondi per rispondere. È suonato il gong, l'orologio si è fermato.

(Fonte, Il giornale)

giovedì 27 agosto 2009

Crisi, segnali di ripresa solo alla finestra


Il governatore di Bankitalia ha detto che la crisi sta finendo e che ci sono segnali di ripresa. Sull'argomento abbiamo sentito l'economista di Lavoce.info Francesco Daveri che ha fatto un'analisi piuttosto precisa della situazione economica mondiale e locale, come quella italiana.
"Draghi fa un discorso di carattere generale anche perché la crisi che stiamo vivendo è di carattere globale, iniziata fuori dai confini italiani, così doverosamente il governatore guarda prima all'America. Dagli Stati Uniti qualche dato positivo è arrivato, per esempio dal mercato immobiliare, apparentemente sembra che gli americani abbiano iniziato a ricomprare case, anche se la disoccupazione in America continua ad aumentare. E in Italia?
Per quanto riguarda il nostro Paese i segnali di ripresa diciamo che li vediamo passare alla finestra, la ripresa ci sarà solo a partire dal 2010 che vuol dire una crescita del Pil per tutto l'anno. (Fonte: Cnrmedia.com)

venerdì 14 agosto 2009

Dal mondo: Sanità, campagna di spot per salvare la riforma di Obama


New York, 13 ago. (Apcom) - Spot televisivi a favore, spot televisivi al veleno: il dibattito sulla riforma sanitaria negli Stati Uniti ha ormai tutte le sembianze di una campagna elettorale in piena regola. Finora a far la voce grossa sono stati gli oppositori della proposta di legge del presidente Barack Obama, che vorrebbero a tutti i costi evitare di riscrivere le regole del sanità, un mercato immenso interamente in mano ai privati, nonché una delle principali voci di spesa nel bilancio del governo federale. Da oggi inizia una contro-campagna mediatica dei promotori della riforma che dovrà convincere gli americani (e soprattutto i democratici e i repubblicani moderati di Washington ancora scettici) dell'urgenza della riforma che si pone un duplice obiettivo: abbassare i costi della sanità sia per il governo che per i privati e garantire l'assistenza medica anche a chi oggi non può permettersi di pagarla. La lobby delle società farmaceutiche, la Aarp, si è più o meno schierata al fianco del presidente nello spingere la riforma e ha speso 12 milioni di dollari in spot televisivi. E' una mossa che gli addetti ai lavori vedono come la risposta alle recenti contestazioni ricevute dai democratici nei convegni organizzati per spiegare i dettagli della riforma. Da giorni infatti i repubblicani, le lobby e i gruppi di pressione che si oppongono alla riforma, hanno fatto quadrato per fermare la "rivoluzione" di Obama contestazioni 'spontanee' (ma in realtà preparate a tavolino nei minimi dettagli) davanti agli incontri pubblici del presidente e dei suoi colleghi di partito. Un'operazione ufficialmente senza bandiera politica che ha però attirato l'attenzione dei media che da giorni manda in onda le immagini dei sit in di cittadini che contestano il piano 'socialista' della Casa Bianca. Obama non propone in verità di smantellare il sistema interamente privato della sanità americana, ma vuole solo regolamentarlo e forzare una riduzione del tariffario delle prestazioni mediche. Gli spot trasmessi a partire da oggi sono i primi di una lunga ondata che arriverà al suo apice tra settembre e ottobre, nel pieno della discussione parlamentare su quella che la Casa Bianca vede come la madre di tutte le riforme, con cui Obama dovrà dimostrare di avere il Congresso dalla sua parte sull'ambizioso programma di riforme nel cassetto. La campagna odierna è sostenuta anche dall'associazione dei medici statunitensi dalle aziende ospedaliere e da diverse società farmaceutiche che costituiscono lo zoccolo duro in favore di Obama. La Casa Bianca ha convinto nei mesi scorsi le aziende private e parte delle assicurazioni a sostenere la riforma in cambio di ridurre gli effetti negativi sul settore privato. Il piano punta infatti ad abbattere gli stratosferici costi a carico delle famiglie costringendo le aziende private ad abbassare i costi delle polizze e ad ampliare la copertura sanitaria per i cittadini. Un sostegno su cui non potè contare il presidente Clinton nel 1993 e che costrinse i democratici a rimettere la riforma nel cassetto fino ad oggi. Gli spot andranno in onda in particolare negli Stati su cui possono contare i cosiddetti "Blue Dogs", i democratici "moderati" che hanno costretto a rimandare il voto sulla sanità a settembre. All'interno degli stessi democratici è infatti in corso un durissimo braccio di ferro che ha lentamente fatto calare il consenso politico attorno al piano. Ai dubbi dei politici si aggiungono i numeri dei sondaggi secondo cui gli americani vedono sempre meno di buon occhio il sistema sanitario proposto dalla nuova amministrazione. Secondo quanto riportato dal New York Times la Casa Bianca sta lavorando da giorni dietro il sipario per velocizzare il lavoro delle commissioni parlamentari, in particolare quella sulle Finanze dove i democratici sembrano sempre più divisi. Un compito affidato al mediatore ufficiale di Obama, Rahm Emanuel, che sta tessendo la strategia in vista del ritorno dei parlamentari dalle ferie. Una battaglia che sembra sempre più una lotta contro il tempo per Obama che voleva arrivare a un voto simbolico prima della pausa estiva e che ha dovuto inghiottire il boccone e rimandare lo scontro almeno fino all'autunno, facendo il gioco dei politici di Washington che attendono la fine della luna di miele tra Obama e gli americani per poter rimandare la riforma a data da destinarsi.

Sanità: novità da Stefano Babucci


L’impegno di Stefano Babucci è inarrestabile. Il recente candidato alle elezioni comunali con la lista “Movimento per Perugia”, per la quale raggiunse più di cento consensi, non ha abbassato la guardia e sta lavorando sempre più intensamente per la società. Il suo primo traguardo sarà rimuovere l’inammissibile iter burocratico cui devono sottoporsi numerosi disabili anteriormente all’esaudimento di loro richieste finalizzate all’assistenza e alla cura delle patologie. Babucci ha richiesto e ottenuto un incontro con l'Assessore alla sanità, e con il Direttore Generale dell'Asl, che si è tenuto giovedì 16 luglio 2009. In tale confronto si è discusso riguardo ai problemi sopra elencati. Il lavoro di Babucci per migliorare la condizione nella società della categoria dei disabili è sorretto dalla Onmic, “Opera Nazionale Mutilati e Invalidi Civili”. Stefano sta quindi allestendo una sede distaccata alla Onlus, una nuova struttura autonoma per quanto riguarda la nostra regione, al fine di garantire il supporto dei disabili residenti in Umbria e non solo. Egli ha pensato anche allo sport e si appresta a fondare una nuova associazione sportiva dotata di una ampia palestra per la quale sono già stati contattati personaggi di spicco per quanto riguarda la disciplina della lotta, la quale vuole essere rivalutata da Babucci e dai suoi compartecipanti alla realizzazione di questa nuova struttura nel perugino.

Dallo sport: Il cammino di Flavia Pennetta, orgoglio e tenacia

La pugliese ottiene la 14/a vittoria e raggiunge i quarti a Cincinnati. Se batterà la slovacca Hantuchova, entrerà nelle prime dieci. Battuta la Williams. Uomini: a Montreal ai quarti i primi otto, non era mai accaduto

Pennetta da favola, battuta anche Venus Ora la top ten è davvero a un passo

Flavia Pennetta

CINCINNATI - Grande la prova di Flavia Pennetta contro la statunitense Venus Williams, piegata in due set con il punteggio di 7-6, 6-4. Una vittoria, la 14/a consecutiva per la pugliese, che spezza anche il bilancio personale delle contendenti: ora la Pennetta è in vantaggio 4-3 contro la maggiore delle Williams.

DOMINIO AL TIE BREAK - Primo set molto equilibrato, ma a conti fatti meritatamente vinto dalla Pennetta, che dimostra maggiore tenuta mentale rispetto alla Williams. La pugliese ottiene il break al terzo gioco, va quindi sul 3-1 ma poi non riesce ad amministrare il vantaggio. Si arriva sul 4-4 tra break e controbreak, poi Pennetta e Williams aggiustano il servizio arrivando al tie break. Qui la Pennetta si vede praticamente regalare i primi 3 punti da altrettanti errori della statunitense, mantiene freddezza e gestisce il vantaggio fino al 7-2 finale.


IL BREAK PROPRIO AL DECIMO GIOCO - Nel secondo set, adeguato sfruttamento del servizio da parte di entrambe fino all'ottavo gioco: qui la Pennetta ha tre palle break, ma pur con qualche incertezza (vedere un doppio fallo in un momento topico), la statunitense riesce a rimediare anche grazie ad una brutta risposta dell'azzurra sulla seconda opportunità. Sul 5-4 a suo favore, altro momento decisivo, con la Pennetta che su due attacchi a vuoto della Williams si porta sul 15-40, conquistando poi i quarti di finale al primo tentativo. Prossima avversaria della pugliese, la slovacca Daniela Hantuchova, che ha eliminato la russa Vera Zvonareva, n. 7 del tabellone, con il punteggio di 7-6 (6) 0-6 7-6 (5).

TOP TEN A UN PASSO. Ora la top ten è davvero ad un passo. Basterà vincere la prossima partita a Cincinnati, entrare in semifinale, e Flavia Pennetta distanzierà la Ivanovic entrando nelle prime 10 della classifica mondiale. Le due, al momento, sono a pari punteggio, ma nelle classifiche di tennis il pari merito non esiste e la serba viene conteggiata decima in virtù dei migliori risultati nei tornei Grand Slam.

FUORI SERENA. Negli altri ottavi di finale, la grande sorpresa è costituita dall'uscita di scena di Serena Williams per mano dell'austriaca Bammer. E con entrambe le sorelle fuori, nessun traguardo è impossibile.

Gli altri risultati
Dinara Safina (Rus, 1) - Peng Shuai (Chn) 6-3, 6-4
Kim Clijsters (Bel) - Svetlana Kuznetsova (Rus, 6) 6-4, 4-6, 6-2
Daniela Hantuchova (Svk) - Vera Zvonareva (Rus, 7) 7-6 (8-6), 0-6, 7-6 (7-5)
Caroline Wozniacki (Dan, 8) - Melinda Czink (Ung) 3-0, ritiro
Elena Dementieva (Rus, 4) - Sorana Cirstea (Rom) 6-4, 6-4
Elena Jankovic (Ser, 5) - Victoria Azarenka (Bie, 9) 7-5, 7-6 (7-4)
Sybille Bammer (Aut) - Serena Williams (Usa, 2) 7-5, 6-4

MONTREAL, TORNEO DA BIG. Grande venerdì di tennis al Master 1000 di Montreal. Per la prima volta in assoluto in un torneo Atp, tutti e solo i primi 8 al mondo raggiungono i quarti di finale. L'ultimo a entrare nel gruppo in ordine di tempo è stato Roger Federer, che nella sera canadese (in piena notte italiana) ha superato il connazionale e compagno di oro olimpico nel doppio Stanislas Wavrinka in 2 set. Federer, n. 1, affronterà il francese Jo-Wilfried Tsonga (n.7), che ha avuto ragione del connazionale Gilles Simon per 6-3 6-3. I due non si sono mai incontrati. Nadal (2), dopo aver vinto il primo incontro per ritiro di Ferrer, ha battuto molto facilmente il tedesco Philipp Petscher - 6-3 6-2 - ma ora ha un impegno non facile: trova di fronte a se l'argentino Juan Martin del Potro (6), vincitore in tre set sul romeno Hanescu. Del Potro ha battuto Nadal nell'ultimo incontro, che si è svolto sul cemento al Masters 1000 di Miami a marzo. In un certo senso è stato il primo segnale del futuro momento difficile del maiorchino, che proveniva dal suo miglior periodo di sempre.

Lo scozzese Andy Murray (3, ma potrebbe superare Nadal a fine di questo torneo) ha avuto facile ragione dello spagnolo Juan Carlos Ferrero, e va ad incontrare il russo Nikolay Davydenko, che ha superato 7-6 7-5 il cileno Fernando Gonzalez. In palio c'è la teorica semifinale con Federer. In possibile rotta di collisione con Nadal c'è invece Novak Djokovic (4), che ha battuto facile il russo Mikhail Youzhny e trova Andy Roddick (5) che ha avuto bisogno di 3 set e 2 tie break per piegare lo spagnolo Fernando Verdasc. (Fonte: Repubblica.it)

martedì 14 luglio 2009

Dal sociale: Autismo, quali novità?


Si è svolto a Roma nei giorni 23 e 24 Maggio 2009, l'XI° Congresso Nazionale della FIPED, Federazione italiana pedagogisti, riguardante il tema dell'autismo. Presso la facoltà di Scienze della formazione dell'Università di "Roma Tre", si è discusso riguardo una problematica purtroppo sempre attuale, affrontata non solo in ambito pedagocigo, bensì anche in quello psicologico e neuropsichiatrico.
L'autismo è un disturbo generalizzato dello sviluppo che si manifesta nelle principali aree evolutive del bambino: comunicazione, interessi e attività, immaginazione e gioco. La FIPED sarà presente a Viterbo il 10 Settembre 2009 per una conferenza sul tema "Le difficoltà degli insegnanti nell'individuare le problematiche degli alunni". www.fiped.it

domenica 12 luglio 2009

Stefano Babucci: "Abbattiamo i disagi"

Da molto tempo ormai diversi distretti sanitari situati nel territorio della Provincia di Perugia hanno costituito vari disagi nei confronti di numerosi disabili anteriormente all'esaudimento di loro richieste finalizzate all'assistenza e alla cura delle patologie varie. Viene reputato inamissibile l'iter burocratico che tale categoria di persone debba obbligatoriamente affrontare prima di essere soddisfatta nelle sue richieste, per di più il tempo dell'attesa è causa di numerosi incomodi che sono alquanto preoccupanti per gli stessi e per i loro familiari. Purtroppo accade spesso che tale categoria di persone sia in una posizione di ombra nella quotidianità. Stefano Babucci non ci sta e vuole impegnarsi per porre fine a queste ulteriori difficoltà a cui deve far fronte chi nella vità ha già fatto i conti con altri ostacoli ben più importanti contro cui lottare. Per queste ragioni Babucci, da poco nominato Presidente Regionale Onmic, ha richiesto un incontro immediato con l'Assessore alla sanità e il Direttore Generale dell'Asl. Per ora non vi è stata risposta alcuna ma si spera che nelle prossime settimane tale vicenda possa prendere una strada verso la risoluzione e verso la fine dei disagi per il mondo dei disabili nella nostra regione e non solo.

sabato 11 luglio 2009

L'estate italiana: Bagnino fa l'amore con una turista su pattino, multato dalla Guardia costiera


Eraclea (Venezia) - Sorpreso in alto mare a scambiare effusioni con una giovane turista. Niente di male se si fosse trattato di un qualsiasi bagnante, ma in questo caso si è trattato di un bagnino, per di più a largo sul pattino di salvataggio. La sua avventura tra le onde, scoperta dalla Guardia costiera, si è quindi conclusa con un verbale di contestazione per abbandono del servizio di salvataggio, e forse anche con la perdita del posto di lavoro. L'episodio, riportato dal Gazzettino, è avvenuto a Eraclea, sulla costa veneziana, dove, a circa 500 metri dalla riva, una motovedetta della Guardia costiera ha avvistato il pattino rosso di salvataggio, a bordo del quale sembrava non esserci alcuno. Da qui la corsa per raggiungerlo, ipotizzando che il bagnino fosse in acqua per soccorrere un bagnante in difficoltà. Ma giunto vicino al natante l'equipaggio si è reso conto di quanto stava accadendo. Il bagnino si sarebbe giustificato affermando che da quella distanza dalla riva era più facile controllare lo specchio d'acqua, ma non è stato creduto. (Fonte: La Repubblica.it)

giovedì 9 luglio 2009

L'elisir di giovinezza esiste ma ha un doppio volto



Un tesoro ambivalente, che da un lato promette di avvicinarsi all'immortalità, e dall'altro nasconde una pesante zavorra, ipotecando il sistema immunitario. L'elisir di lunga vita che gli scienziati dicono di aver trovato arriva da lontano: dall'isola di Pasqua, dove, nascosta nel terreno, è presente una sostanza che sembra in grado di sconfiggere l'avanzare degli anni. Un gruppo di ricercatori americani l'ha sperimentata con successo sui topi. Che, trattati con la sostanza, chiamata rapamicina (da Rapa Nui), hanno visto allungarsi del 38% la loro normale aspettativa di vita. Su Nature, dove è stato pubblicato lo studio, gli scienziati mostrano ottimismo, spiegando di essere fiduciosi che un giorno la rapamicina riesca a rallentare il processo di invecchiamento anche nell'uomo. Rimane però da superare un ostacolo e non irrilevante: la sostanza sopprime le difese immunitarie, rendendo sì più giovani ma anche più vulnerabili alle malattie. La rapamicina è stata scoperta per la prima volta negli Anni Settanta nell'Isola di Pasqua, nel Sud del Pacifico, ed è già usata, proprio per le sue caratteristiche di immunosoppressione, per prevenire il rischio di rigetto nei pazienti cui è stato trapiantato un organo, nonchè negli stent che tengono aperte le arterie nei pazienti cardiopatici. Attualmente è in fase di sperimentazione anche come possibile cura contro il cancro. In questa ricerca, condotta in tre centri del Texas, del Michigan e del Maine, il farmaco è stato dato a topi di età avanzata, l'equivalente dei 60 anni nell'uomo. La loro aspettativa di vita è aumentata tra il 28% e il 38%, ma secondo i ricercatori americani l'effetto sull'uomo potrebbe essere ancora maggiore. "Studio il processo di invecchiamento da 35 anni e non ho mai visto una sostanza così promettente nel fermare l'avanzata dell'età. La rapamicina potrebbe essere proprio l'elisir di giovinezza che abbiamo sempre cercato", dice il dottor Arlan Richardson del Barshop Institute. Dello stesso avviso il professor Randy Strong, dello University of Texas Health Science Center: "Secondo noi questa è la prima prova convincente che dimostra che il processo di invecchiamento può essere rallentato e la vita allungata con una terapia farmacologica che ha inizio a età già avanzata". Eppure, ricordano gli scienziati, non è ancora il momento di cantare vittoria contro il tempo e imbottirsi tutti di rapamicina. Prima occorre risolvere il problema della soppressione delle difese immunitarie. (Fonte: Repubblica.it)

Roberto Bolle: «Mangiavo solo patatine, merendine e altre schifezze»


Un ballerino è un atleta, a tutti gli effetti. La preparazione, la disciplina, le ore di allenamento quotidiano: sono tutti elementi imprescindibili. E più sale il livello, più è necessario il rigore. Ascoltare il corpo fa parte della nostra vita. Sempre. Perché il fisico di chi danza dev’essere potente ma al tempo stesso guizzante ed espressivo, deve volare al suono della musica con movimenti naturali, ma di una naturalezza studiata al dettaglio. Per rispondere a tutti questi requisiti dev’essere sano. Mettereste della benzina scadente in una Ferrari prima del Gran Premio? No. Un’alimentazione corretta è fondamentale. E questo vale per tutti, non solo per i ballerini. Io mi sono fatto aiutare da un nutrizionista che mi ha fornito indicazioni precise sul regime più adatto a un atleta come me. Ne avevo bisogno? Beh, il mio rapporto con il cibo ha vissuto fasi alterne.

L'INFANZIA E ADOLESCENZA - Fino a 11 anni c’erano i piatti genuini di mia mamma, cucinati con le verdure dell’orto. E tutto era perfetto. Poi ho lasciato la mia casa in Piemonte per entrare nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala. E con le superiori sono arrivati i cambiamenti. Il giorno era dedicato allo studio delle varie discipline, dalla danza classica e moderna alla storia della musica. Alle 18.30 iniziavano le lezioni al liceo scientifico serale (per studenti lavoratori), che terminavano alle 22.40. Come non cedere alla tentazione di panini, patatine, snack e merendine varie, che costituivano l’unico intermezzo piacevole tra un’ora di chimica e una di matematica? E si sa che, purtroppo, le cattive abitudini sono difficili da perdere. Così, anche quando ho terminato la scuola e dal collegio mi sono trasferito a vivere in appartamento, a fine giornata mi tornava molto più semplice scartare merendine e confezioni di schifezze varie sul divano, davanti al televisore, piuttosto che mettermi a spadellare ai fornelli. Poi dovevo solo buttare le cartacce nella spazzatura, senza neppure lavare i piatti. A tratti mi davo a una vera anarchia alimentare.

IN GIRO PER IL MONDO - Già, nei teatri italiani non è prevista la consulenza di un nutrizionista per le compagnie di balletto. Non è come per i calciatori: tutte le società mettono a loro disposizione cuochi e dietologi per controllarne con costanza la dieta e renderla adatta allo sforzo fisico cui si sottopongono. Con il passare del tempo, un’alimentazione come quella cui mi abbandonavo rischiava di avere ripercussioni negative non solo sulla muscolatura, che per essere sempre tonica necessita di un adeguato equilibrio di fibre e proteine, ma sulla salute in generale. E però non c’era nessuno a farmelo notare, a consigliarmi. La situazione è peggiorata con l’inizio della carriera internazionale. Ero sempre in giro, aumentavano i successi e gli impegni. E più ero sottoposto a un crescendo di stress psicofisico più rinunciavo a controllare quel che mangiavo. Mi ricordo in particolare del periodo di Londra, avevo 22 anni, il mio primo lancio internazionale importante: avrei ballato davanti alla principessa Diana e alla principessa Margaret. Mi avevano assegnato un piccolo appartamento a due passi dalla Royal Albert Hall e ogni sera, tornando a casa dopo le prove, facevo la spesa in piccoli supermarket dove i cibi precotti abbondano. Avevo una predilezione per le torte salate e non mancavo mai di acquistare chicken pie, che è un pasticcio di pollo, e biscotti al burro.

CIBO SPAZZATURA - Durante la giornata io e i miei colleghi avevamo solo il tempo per reintegrare le energie con bicchieroni di latte e caffè nella sala relax del teatro e scartocciare qualche barretta energetica senza alcun criterio. A un certo punto mi sono reso conto che stavo arrivando al limite. Mi sentivo affaticato, nauseato. Ho capito che il mio fisico mi chiedeva aiuto per mantenere la forma acquisita, per superarla, per stare bene. Non era una questione di linea, per quella bastava l’allenamento, ma proprio di salute, di benessere. E allora ho detto basta al junk food, rifugio effimero allo stress e alla fretta quotidiana. Il cibo spazzatura mi si stava ritorcendo contro come un boomerang. Ritornato a Milano, ho deciso che dovevo disintossicarmi dalle calorie killer.

DEPURAZIONE - Un venerdì sera ho buttato tutte le pizze in scatola, le brioche e quant’altro nell’immondizia, e mi sono dedicato a tre giorni di depurazione a base di frutta, verdura e acqua a volontà. Il primo giorno è stato difficile, l’astinenza da grassi e zuccheri si faceva sentire. Ma già il giorno successivo mi sentivo più leggero e sereno. E alla fine stavo meglio, molto meglio. A questo punto sono andato dal nutrizionista, perché volevo finalmente ascoltare il mio corpo e capire di che cosa avesse bisogno. D’altra parte, con tutto quello che gli faccio fare se lo merita, no? E ho scoperto che non è difficile alimentarsi bene: niente schifezze, tanto per cominciare, via libera a yogurt e ricotta, riso integrale e farro, carne e pesce, verdure cotte e crude, frutta a volontà, tutto distribuito in maniera equilibrata durante la giornata e condito da tanta, tanta acqua. Io ne bevo dai quattro ai cinque litri ogni giorno. Certo non sono diventato un fanatico e una volta ogni tanto mi concedo qualche strappo: per esempio, un assaggio di cioccolato fondente, cui non riesco proprio a resistere, un bicchiere di vino rosso a tavola, un dolce, una bella pasta e sì, anche le patatine del sacchetto o le noccioline all’happy hour quando capita. Perché no? Il cibo spazzatura ti uccide se diventa una regola ma è ancora più buono se è un’eccezione. (Fonte: Corriere della sera.it)

Torna Umbria Jazz



Dieci giorni di concerti, 500 musicisti su 9 palchi ospitati in citta’ tra Arena Santa Giuliana, teatro, piazze, ristoranti, 220 eventi per la maggior parte gratuiti. Questi alcuni dei ”numeri’ dell’edizione 2009 di Umbria Jazz che si dipanera’ dal 10 al 19 luglio. Il cartellone e’ stato ufficializzato stamani, in una conferenza stampa a Perugia alla quale hanno presenziato il presidente dell’Associazione Umbria Jazz, Renzo Arbore, oltre agli assessori alla cultura della Regione Umbria, Silvano Rometti e del Comune di Perugia Andrea Cernicchi.

Riconfermata la formula della kermesse che, nel perseguire la qualita’, cerca di abbinare al jazz altri generi e suggestioni musicali enfatizzando, inoltre, il ruolo di strumento di promozione dell’Umbria. Ed ecco allora che, senza ridimensionamenti o tagli, un aspetto, e’ stato detto, importante in un momento di crisi come quello attuale e reso possibile dalla collaborazione di istituzioni e sponsor privati, nel capoluogo si potranno ascoltare popolari songwriters (Paolo Conte, Burt Bacharach, James Taylor) ed avanguardie estreme (Cecil Taylor e George Lewis con il progetto AACM). Ed ancora, pop d’autore (Steely Dan, Simply Red), ortodossia jazz (McCoy Tyner con Bill Frisell, il trio di Roy Haynes, Ahmad Jamal), standards evergreen (George Benson, Allan Harris, Freddy Cole, il fratello del grande Nat King) e musica Nera (BB King, Solomon Burke, Maceo Parker, John Scofield). Due gli appuntamenti che vedranno uniti Italia e Stati Uniti, quello con Wynton Marsalis – Francesco Cafiso e l’inedito duo di pianoforte Chick Corea – Stefano Bollani. Ben rappresentato il jazz nazionale. Tra gli altri, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Enrico Pieranunzi, Renato Sellani, Danilo Rea, Roberto Gatto e Gabriele Mirabassi, nonche’ Gino Paoli, che con il jazz ha un certo feeling. A corredo, verra’ presentato anche il progetto ‘Juakali Drummers’, laboratorio musicale pilota che coinvolge 20 ragazzi della baraccopoli di Kawanguare a Nairobi . I giovani drummers non solo usciranno per la prima volta dal loro paese, il Kenya, ma dalla loro stessa baraccopoli.

L’iniziativa e’ nata nell’ambito del progetto Amref ‘Children in need’, finalizzato al recupero e reinserimento sociale dei ragazzi di strada di Nairobi. Riconfermate come appuntamento tradizionale, dal 7 al 19 luglio, le Clinics del Berklee College of Music di Boston che coinvolgono annualmente piu’ di 250 studenti provenienti da tutto il mondo. L’edizione 2009 di Umbria Jazz, e’ stato evidenziato in conferenza stampa, segnera’ anche il passaggio nell’assetto organizzativo. Una Fondazione di partecipazione andra’ a soppiantare il precedente modello Fondazione – Associazione che era nato circa un quarto di secolo fa e non risponde piu’ alla complessita’, esigenze e dimensioni attuali del Festival. La Fondazione di partecipazione, aperta a istituzioni e privati, sara’ il titolare della manifestazione ed il garante del suo bilancio; la nuova Associazione Umbria Jazz, che al nucleo storico dei membri aggiungera’ altri soci, continuera’ a svolgere il suo ruolo di costruzione del Festival nei suoi vari aspetti. (ASCA) (Fonte: Firenze.cronacacity.com)

mercoledì 8 luglio 2009

I "Gratta e vinci" ....passione evasiva


I "Gratta e vinci" scalano rapidamente la classifica delle manie del popolo italiano, anche tra i ragazzi c'è già chi ci ha buttato talmente tanti soldi da indebitarsi. Addirittura nella nostra capitale un uomo è evaso dagli arresti domiciliari per andare a giocare al bar. In questo caso la fortuna è stata cieca, ma la sfortuna l'ha visto benissimo, anzi i carabinieri lo hanno visto benissimo mentre rientrava a casa con la schedina in tasca e lo hanno arrestato per evasione, neanche il tempo di grattare e scoprire se aveva vinto qualcosa, oltre che all'arresto.
Luigi Spezzi

martedì 7 luglio 2009

Dall'università: anche la mensa invasa dalla protesta: ma che cosa è successo di nuovo?

Anche la mensa universitaria è stata invasa dalla protesta. " "Liberi tutti, liberi subito!" ": e' quanto hanno dichiarato gli aderenti al movimento studentesco di Torino dopo gli arresti eseguiti per gli scontri dello scorso maggio al G8 University Summit, davanti Castello del Valentino. I ragazzi finiti in manette sono 21, ma i portavoce dell'Onda Anomala, questo il nome del movimento, non si danno pace e hanno dichiarato che, nell'assemblea che ha preceduto il corteo del 19 maggio, la decisione di sfondare i cordoni di polizia venne condivisa da tutti, sebbene ad agire materialmente siano poi stati i manifestanti alla testa del corteo. Addirittura si è arrivato a definire l'operazione della Digos come un 'tentativo di depotenziare le lotte che ci saranno da oggi in avanti'. . Il presidio era gia' stato deciso nei giorni scorsi per protestare contro l'ipotesi di applicare una sovrattassa agli studenti universitari - argomento in discussione al Senato Accademico. Stanotte è proseguita l'occupazione del rettorato alla Sapienza da parte degli studenti dell'Onda.

lunedì 6 luglio 2009

L'ansia da esame si annusa ed è anche contagiosa


La paura si sente, anzi si annusa. E' impossibile nascondere quella sensazione che quasi paralizza prima di una prova importante, un esame - come accade in questi giorni a migliaia di studenti - o una gara sportiva. E l'ansia che i vicini percepiscono, anche se a parole ci si dice tranquilli o ci si mostra impassibili, è anche contagiosa, si diffonde rapidamente, impedendo anche ai più sicuri di stare tranquilli. A rivelarlo è uno studio tedesco pubblicato su PLos One, condotto da Bettina Pause, dell'università di Dusseldorf. Analizzando il comportamento di 49 studenti, la ricercatrice ha potuto dimostrare che non solo gli animali, ma anche gli esseri umani comunicano senza parlare, in modo inconscio, con il corpo. In particolare, attraverso messaggeri chimici sprigionati dal corpo, i ferormoni, che avvertono chi ci sta a fianco delle sensazioni che stiamo provando; il tutto avviene in maniera inconsapevole, attraverso l'olfatto che capta questi segnali, elaborati poi dal cervello. Nell'uomo questi segnali funzionano ancora perfettamente, non annullati dalla possibilità di una comunicazione verbale. Proprio come negli animali che li utilizzano in diversi aspetti della vita sociale, dal corteggiamento alla comunicazione ai simili di un pericolo imminente. Per scoprire i segnali corporei che emettiamo quando siamo sotto esame, i ricercatori hanno tamponato il sudore di un gruppo di studenti un'ora prima di un esame orale finale e poi hanno preso loro un altro campione di sudore prima che svolgessere una normale attività fisica. I tamponi sono stati fatti odorare ad altri studenti: questi ultimi non hanno avvertito differenze a livello consapevole fra i due campioni, ma monitorati con la risonanza magnetica funzionale per sondare la reazione del loro cervello a quegli odori, hanno mostrato reazioni diverse.
Il sudore pre-esame, da paura, ha "acceso" nel cervello dei compagni di corso aree delle emozioni sociali e dell'empatia, come l'insula, la corteccia cingolata, il giro fusiforme. Aree che sono rimaste invece "sorde" davanti ai tamponi di sudore raccolto prima di un semplice esercizio fisico. La paura sembra quindi indurre il rilascio di sostanze che trasmettono ansia quando sono respirate, e stimolano l'empatia, permettendo così al panico di diffondersi in modo contagioso (Fonte: La Repubblica.it).

venerdì 3 luglio 2009

Quando la festa in un secondo diventa già nostalgia



Non ci può essere retorica quando lacrime bagnano facce e sentimenti di uno stadio intero, quando 25.000 persone ne rappresentano milioni che avrebbero voluto essere lì vicino a lui, Pavel Nedved. Non ci può essere retorica se la festa in un secondo diventa già nostalgia fissata in numeri quelli delle sue presenze, in ricordi, quelli di otto anni fissati in scritte che celebrano, esaltano e in certi casi sdrammatizzano perchè in una festa di addio ci sta tutto.Pavel Nedved, un combattente, uno che non ha mai mollato, lascia la Juve e lascia il calcio. "Furia ceca", era questo il suo soprannome, due parole che indicano lo spirito di questo uomo, prima che di questo giocatore. Sempre a combattere contro tutto e tutti, un esempio per chi si trova di fronte a problemi, ostacoli e quant'altro di antipatico e difficoltoso riserva una vita. "Non mollare mai", era questo il suo motto, quello di tante persone che non rinunciano mai ai loro sogni, ai loro progetti, perchè l'unico modo di superare le paure e i problemi è affrontarle come Pavel affrontava i contrasti con i suoi avversari, senza mai tirarsi indietro, con grinta e determinazione.
Luigi Spezzi

Una sera tornando a casa un tizio mi chiese: "Ti va di combattere?"


Lasciando da parte questo episodio tragi-comico che non ebbe altri sviluppi se non il mio immediato e secco rifiuto alla richiesta del tizio, che evidentemente aveva alzato troppo il gomito in quella serata, e mi offrì un combattimento all'aria aperta dinanzi ad un bar e ad un'edicola chiusi, per di più senza neanche un arbitro....passiamo a parlare dello sport della lotta. Uno sport poco praticato dai giovani d'oggi. Vi siete mai chiesti il perchè? Forse perchè viviamo in una società che privilegia altre categorie sportive e in tal modo finisce per soffocare le attività fisiche per così dire "minori". Ci si riferisce al Calcio, lo sport più amato e senza dubbio più bello ed emozionante al mondo, poi il Basket e il nuoto. Un tris di discipline che si guadagna l'attenzione delle persone fin dai loro primi anni di vita. Tra gli sport minori emerge la lotta. Uno sport in decadenza? poco sviluppato? poco amato? o solamente poco praticato? Se fossero Rocky Balboa o Bruce Lee a lasciare la loro opinione la risposta sarebbe intuibile, la lotta per loro è una questione di vitale importanza. A Perugia però, così come in Umbria, non sono poi così tante le palestre, i centri, o meglio le strutture che accolgono e favoriscono l'adesione a tale disciplina. Ma che cos'è la lotta? come è nata? Risalire alla sua nascita è impossibile perchè dovremmo tornare agli albori della specie umana. Pensate che le fra le prime testimonianza di lotta c'è la tomba egizia di Beni Hassan (3000 a.C.) in cui sono rappresentati 100 differenti colpi e mosse. Gli egiziani se ne davano di santa ragione penserete!!....eppure ogni nazione ha la sua lotta, il duello tra due uomini, un mix di forza e tecnica differente di paese in paese. Nessuno o pochi sanno che i greci definivano con il termine "Pale" uno degli stili di lotta e, a dimostrazione della considerazione che avevano di questo sport, utilizzavano questo termine anche per denominare tutti gli edifici in cui venivano praticate discipline sportive, da qui deriva il termine "Palestra". Nel 708 a.C i greci introdussero la lotta ai giochi olimpici nel qualdro delle prove del Pentathlon. Nell'antica Roma tale disciplina fu ripresa come allenamento militare. Nel Medievo erano permessi tutti i colpi che oggi sono proibiti: pugni alle tempie, calcio dappertutto (senza conchiglia!!!!), ginocchiate, strangolamenti, testate....insomma, chi si avvicinava alla lotta nel medievo era veramente un duro, o un pazzo.... dipende dalle opinioni. Fatto sta che la lotta è una disciplina olimpionica, con una storia dietro....da portare avanti senza indietreggiare....insomma, vi va di combattere?
Luigi Spezzi

Dallo sport: PLATINI CONTRO GLI SPRECHI DEL CALCIO E LE FOLLIE DEL REAL



Platini sta studiando come fermare le spese pazzenel mondo del pallone. Bisogna fermare secondo la Uefa gli acquisti stellari e gli ingaggi milionari che non fanno che drogare il mondo del calcio europeo.
Tutto questo nasce dall'estate folle del Real Madrid del presidente Florentino Perez che ha comprato Cristiano Ronaldo, Kakà, Karim Benzema e Raul Albiol spendendo quasi 215 milioni di euro facendo sapere, tra le altre cose che la campagna acquisti non è ancora finita e che si punta a prendere anche Franck Ribery, Xabi Alonso e David Silva.
Secondo Michel Platini. ''A livello personale non capisco come si possano spendere 90 milioni di euro per un giocatore", dice l'ex calciatore della Juventus riferendosi all'acquisto di Ronaldo, che, al momento, è il più costoso calciatore della storia.
"Queste cifre m'imbarazzano. Ma io mi ricordo anche del trasferimento di Maradona dal Barcellona al Napoli per una cifra equivalente a 6,5 milioni di euro e già allora lo trovai indecente. Penso che qualcosa di sbagliato c'e'. 'Non mi piace tutto questo. Ma ripeto: se i club hanno i soldi cosa posso farci ?''.
La risposta è che Platini non può farci nulla, ma, sicuramente in due anni l'ex fantasista juventino e della nazionale francese delle regole le troverà. (Fonte: Zeroventiquattro.it)

giovedì 2 luglio 2009

Statistiche dall'università: Lauree triennali, il pieno lo fanno gli ingegneri e i consulenti d'impresa


A fermarsi dopo la laurea triennale, è circa il 40% degli studenti. Una scelta saggia? A leggere le cifre di Almalaurea sembrerebbe proprio di si. Dopo un anno dal titolo, infatti, soltanto il 10% degli studenti dichiara di essere ancora in cerca di lavoro. Anche qui, al primo posto tra gli occupati ad un anno dalla laurea, ci sono gli studenti dell'area medico - sanitaria: l'84,4% lavora con uno stipendio mensile medio di 1.304 euro e soltanto il 2,5% di questa quota è, contemporaneamente, iscritto alla laurea specialistica. Tra gli altri studenti con la laurea triennale in tasca e un posto di lavoro ad un anno dal titolo citiamo gli ingegneri (16,7% con 1.016 euro al mese di stipendio), gli architetti (22,1% con 799 euro), quelli dell'area giuridica, impiegati come consulenti del lavoro e d'impresa o come operatori giudiziari (17,5% con 1.095 euro al mese), gli psicologi (13,6% con 869 euro al mensile - ma uno su quattro è, nel frattempo, iscritto alla laurea specialistica). Tra le percentuali più alte l'impiego ad un anno dal titolo breve troviamo gli studenti di Educazione fisica con un valore che supera il 41%. (Fonte: Università e lavoro)