
500 000 giovani sono di fronte al bivio. Concluso il ciclo delle scuole superiori, dopo la maturità, si avvicina il tempo delle scelte. Le segreterie degli atenei resteranno aperte anche in estate, però molti neo-diplomati non sanno ancora quale strada intraprendere. Il primo interrogativo è se continuare gli studi o inserirsi nel mercato del lavoro. Le preiscrizioni on line, che non hanno valore vincolante ma servono alle università per programmare il nuovo anno accademico, dicono che oltre la metà dei maturandi, circa 350 mila, punta alla laurea. Tuttavia scegliere la facoltà non è facile. L'offerta formativa è fin troppo ampia e il rischio è quello di disperdersi nei mille rivoli delle specializzazioni. Per questo la guida servirà a dare qualche utile consiglio e ad orientarvi in un sistema in continuo cambiamento. Prima di tutto è importante capire quale siano le proprie attitudini personali. Infatti non basta essere informati sulle diverse opzioni, occorre capire quali talenti si possiedono e quante energie e tempo si è disposti a impegnare negli studi. Una cosa è certa, la società della conoscenza, questo il termine usato dll'Europa per caratterizzare l'era in cui viviamo, chiede competenze sempre più elevate. Due gli obbiettivi: innalzare gli standard di vita e rendere competitive le nuove generazioni che devono confrontarsi con il mercato globale. Importanti le lingue e le esperienze di studio all'estero, aiutano a trovare più facilmente lavoro. Per tutte queste ragioni ma anche per evitare insuccessi e abbandoni, la scelta degli studi deve essere fatta con attenzione. Gli esperti raccomandano di evitare le spinte emotive e non farsi catturare dalle "mode". La scelta deve essere ragionata ed efficace. L'iscrizione è bene che giunga dopo un lungo processo, che dovrebbe iniziare fin dai primi anni della scuola secondaria.

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